lunedì 27 giugno 2011

Marchetto

Un altro che in italia non si fila nessuno.
Invece s'è inventato uno stile che sarà anche senza sviluppo, ma che intanto molti apprezzano anche oltre i confini nazionali. E poi è una persona seria e un artista puntuale. E poi l'uso della carta mi fa pensare all'artigianato. Una parola della quale il nostro teatro culodritto ignora ormai (e del tutto) il significato.



venerdì 17 giugno 2011

la dignità tutelata

Bene.
E' uscito l'atteso comunicato della Cooperativa Nuova Scena riguardo la questione Haber.
Eccolo:

La Cooperativa Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna ha deciso di risolvere con effetto immediato il rapporto di lavoro con Alessandro Haber in relazione allo spettacolo “Otello” con regia di Nanni Garella, il cui debutto è previsto al Teatro Romano di Verona per il 13 luglio 2011. La risoluzione del rapporto con Haber è conseguenza dei gravi comportamenti tenuti nel corso delle prove dello spettacolo nei confronti di Lucia Lavia. Per tutelare con forza, la sua dignità di giovane donna e di attrice, Lucia Lavia ha dato mandato al proprio legale, Avv. Francesco Brizzi, di presentare querela nei confronti di Alessandro Haber. La decisione della Cooperativa Nuova Scena è stata assunta in quanto i gravi fatti accaduti contrastano palesemente con le più elementari regole di deontologia professionale e con i principi di eticità propri della Cooperativa Nuova Scena. Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna conferma che “Otello” debutterà a Verona il 13 luglio 2011 e vedrà come protagonisti Franco Branciaroli (Otello), Maurizio Donadoni (Iago) e Lucia Lavia (Desdemona) affiancati in scena dallo stesso regista Nanni Garella (Montano), Federica Fabiani (Emilia), Woody Neri (Cassio), Matteo Alì (Roderigo).

Inutile aggiungere altro. Se le cose sono andate come riportato dai giornali, il comunicato non fa una grinza.

E tuttavia non posso non chiedermi: Chi avrebbe tutelato la dignità di giovane donna e di attrice di una qualsiasi interprete che avesse avuto stessa età e stessa esperienza della Lavia ma cognome e genitori diversi? Inutile scandalizzarsi dunque; almeno quanto lo è esaltare il coraggio di questa ragazza. Soprusi del genere continueranno a costituire l'ossatura del teatro italiano e, più in generale, quella di ogni contesto in cui il potere del nome e della discendenza oltrepassano di gran lunga i confini della morale. Così è. Facciamocene una ragione.

venerdì 3 giugno 2011

Ruby scrive a Woody

A chi gli chiedeva se avesse mai sentito parlare di Ruby Rubacuori, Woody Allen aveva risposto: «L’ho vista solo in foto, ma la trovo attraente e affascinante. Forse sa anche recitare!»

Tanto è bastato.

La ragazza, cui non deve certo mancare l'intraprendenza, ha preso carta e penna e ha scritto al maestro. Questa lettera:

Gentilissimo Maestro, ho appreso dalla stampa italiana di un Suo interesse nei miei confronti. Ne sono fiera e orgogliosa e spero di non deludere le Sue aspettative. Vorrei incontrarLa quanto prima, purtroppo io ancora non ho la possibilità di viaggiare liberamente nel Suo Paese, per noi arabi non è così facile raggiungere gli Stati Uniti. Spero, quindi, che quando Lei sarà in Europa possa contattarmi per prendere un tea insieme e discutere del nostro futuro professionale. Lei per me è un mito, ho profondamente amato un suo film, che per me è un cult, si tratta de ''Il Dittatore dello Stato libero di Bananas'', che lei ha girato nel 1971, quando io ancora non ero nata. Come lei ben sa, sono appena maggiorenne, quindi ho visto tutti i Suoi film in dvd. Non può immaginare quanto ho riso, nei miei momenti di depressione, con le spassosissime battute di "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso e che non avete mai osato chiedere". Woody, Lei con la sua ironia e leggerezza mi ha salvato dai momenti bui che sto vivendo negli ultimi mesi. Questa storia del «bunga-bunga» mi sta logorando e solo l'arte, la Sua arte, mi sta dando sollievo, positività e gioia di vivere. Quando ho visto "Viky Cristina Barcelona" sono rimasta affascinata dalle intriganti dinamiche del triangolo amoroso che Lei ha sapientemente rappresentato. Come fa a descrivere così bene le dinamiche dei sentimenti? E poi non sa come ho invidiato Carla Bruni, quando a Parigi stava girando il suo ultimo film. Lì avrei voluto essere io al suo posto! Cosa ho io meno della prima dama di Francia? Lei è una donna solo più fortunata di me. È nata ricca e magra. Io ho dovuto lottare per conquistare tutto. Sono nata senza la prospettiva di un futuro e sto lottando per costruirmi un avvenire. La mia immagine ora è un po' compromessa ma grazie a Lei vorrei raddrizzarla. Io non sono la mangia uomini che i media di tutto il mondo descrivono. Sono una ragazza di sani principi e con un grande amore per l'arte, la letteratura e la filosofia. Ho appena letto il Don Giovanni di Søren Kierkegaard e il protagonista di questo trattato filosofico mi ha rimandato a Lei, così leggero eppure così profondo... Ho un sogno: diventare la Sua nuova musa... la nuova Mia Farrow o anche Diane Keaton! Vorrei entrare nello schermo con Lei, come nella "Rosa purpurea del Cairo", e cavalcare un cavallo bianco che mi trascina verso un nuovo futuro. Sua, Ruby Rubacuori.

Quanto vorrei una macchina del tempo che mi portasse avanti di cinquant'anni. Giusto il tempo di sfogliare un libro di storia. E di capire come si parlerà di questa epoca surreale... No dico: Allen ha girato quasi 50 film... e lei sceglie "Il Dittatore dello Stato ibero di Bananas"? Veramente incredibile. Anzi: io credo che questa lettera sia un fake. Non può non esserlo. Cancellate questo post.