venerdì 29 gennaio 2010

in relazione all'articolo sul Consorzio Ubu Settete

Un amico del blog ci scrive chiedendoci di ritirare l'articolo di ieri e quello di oggi relativi al Consorzio Ubu Settete.
Consideriamo ragionevoli le argomentazioni che utilizza.
Ed in effetti accogliamo la sua richiesta.

Speriamo si comprenda che lo facciamo con il solo scopo di non danneggiare lo stesso CUS, impegnato nelle imminenti serate del 30 e 31 gennaio al teatro Palladium di Roma.

La decisione è presa di comune accordo con l'autore del pezzo pubblicato ieri.
Ma senza rinnegarne affatto i contenuti.

Solo una notazione (il nostro amico ci perdonerà): dagli autori di quella bella rivista (la si può sfogliere e leggere sul sito di Marcello) ci saremmo aspettati più scaltrezza al cospetto di una critica.



I giovani...




giovedì 21 gennaio 2010

*Fortunate Eccezioni / "Psicosi delle 4.48"

PSICOSI DELLE 4.48
di Sarah Kane
regia di Roberto Pecchia
musica, luci e scenografia di Roberto Pecchia
con Valeria Belloni e con Alessandro Lutri, Maria Colombini, Fabiola Annunziata e Laura Nanna
visto a San Micheletto (Lucca)
settembre 2009

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E' l'ultima opera teatrale della drammaturga britannica Sarah Kane e risale al 1999.
L'opera non ha espliciti personaggi o indicazioni di scena, dando al testo scritto un aspetto inconsueto per un pezzo destinato alla rappresentazione. Per questo motivo la sua messa in scena può variare molto a seconda delle produzioni.
Il dramma è scritto dal punto di vista di qualcuno con gravi problemi di depressione, un disordine mentale di cui Sarah Kane stessa soffriva ed è organizzato come un lungo monologo.
Dopo aver completato questo testo Sarah Kane tentò il suicidio ma fu immediatamente scoperta e ricoverata in ospedale. A causa di mancanza di personale fu lasciata sola tre ore durante le quali si impiccò con i lacci delle sue stesse scarpe. Morì il 20 febbraio 1999. 4.48 Psychosis fu rappresentato per la prima volta circa dopo un anno e mezzo: il 23 giugno 2000 al Royal Court Theatre.
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Ne abbiamo viste a mazzi, di Psichosys, negli anni passati.

In questa versione, messa su con un certo grado di precisione stilistica dalla compagnia lucchese Fortunate Eccezioni, ci sono troppi ansimi, troppi schiacchiamenti vocali, troppi sguardi da matto.

E' il destino - soprattutto italiano - di questo testo; un testo, occorrerà dirlo, difficile al punto da necessitare ampie e mature riflessioni prima di essere affrontato. E tuttavia non stupisce più che ogni anno, i teatri e le cantine del nostro paese offrano decine e decine di Psychosis.

Immagino che ciò sia motivato dal solito morbo di presunzione che coglie, ormai quasi indistintamente, i teatranti italiani di ogni ordine e grado.

Sia ben chiaro: non ho alcuna intenzione di scagliarmi contro una compagnia di giovani che, peraltro, mi pare abbia lavorato con serietà.
Ma prima o poi bisognerà capire che il problema del teatro e del teatrino italiano non risiede nella scarsa qualità dei risultati; ma in quella dei processi attraverso cui qualsiasi risultato viene tutt'ora perseguito.

domenica 17 gennaio 2010

lunedì 11 gennaio 2010

due Mercanti nel mercato italiano

Il 30/12/2009, Masolino D'Amico, su "La Stampa", aveva indicato "Il mercante di Venezia" di Massimiliano Civica come "il miglior spettacolo dell'annata trascorsa"; in contrapposizione ad un altro Mercante, quello di Ronconi, segnalato dallo stesso D'Amico come "il peggiore spettacolo dell'anno".

Ammesso e non concesso che l'astro di Ronconi sia ormai lontano dal suo antico splendore, mi pare davvero fuori luogo contrapporre un lavoro teatrale ad una cosa che non so chiamare.

Sarebbe come confrontare un museo e un calciatore; un suono e una carta da parati; un sollievo e un'aspirina; un trattore e la serie di Fibonacci; un orango e una zuppa liofilizzata.
Mondi diversi.

Naturalmente ogni gusto è rispettabile.
E malgrado tutto credo non si possa convenire nè riguardo all'affermazione secondo cui lo spettacolo di Ronconi sarebbe il "peggiore" di tutti, nè con quella che individua quello di Civica come il "migliore".

...
A meno che non si voglia dar peso ad uno dei mille premi-farsa che, nel nostro paese, attraverso la politica del portaborsismo, stanno contribuendo in modo decisivo ad annientare le ultime residue tracce di una cultura teatrale degna di rispetto e di considerazione.

giovedì 7 gennaio 2010

Super Mario on stage

Gordon College (Wenham, Massachusetts) 2006 [?]
recita scolastica

Non posso commentare.
Posso solo sperare.
Posso sperare di avere a che fare, più prima che poi, con persone per cui teatro sia anche questo: