Da La Stampa del 16/3/2007:
"I contributi per il teatro non sono mai stati contributi: sono stati elemosine, perchè il potere non ama il teatro. Anzi, se lo amasse, vorrebbe dire che quello che noi chiamiamo teatro non sarebbe più teatro, ma un'altra cosa. Se il teatro è teatro deve mettere in crisi il potere. Ecco perchè il potere non ha mai aiutato il teatro e neppure la cultura in genere. A parole si riempie la bocca di cultura e di buoni propositi. "Faremo... Daremo...". Nei fatti, questa cosa che è la più importante creata dall'uomo nella sua storia, l'arte voiglio dire, è umiliata continuamente. La scienza è importante, ci aiuta a progredire concretamente. Ma è col pensiero che l'uomo davvero si eleva. Ecco perchè credo che, finchè ci sarà l'uomo, ci sarà il teatro". (Gabriele Lavia)
"I contributi per il teatro non sono mai stati contributi: sono stati elemosine, perchè il potere non ama il teatro. Anzi, se lo amasse, vorrebbe dire che quello che noi chiamiamo teatro non sarebbe più teatro, ma un'altra cosa. Se il teatro è teatro deve mettere in crisi il potere. Ecco perchè il potere non ha mai aiutato il teatro e neppure la cultura in genere. A parole si riempie la bocca di cultura e di buoni propositi. "Faremo... Daremo...". Nei fatti, questa cosa che è la più importante creata dall'uomo nella sua storia, l'arte voiglio dire, è umiliata continuamente. La scienza è importante, ci aiuta a progredire concretamente. Ma è col pensiero che l'uomo davvero si eleva. Ecco perchè credo che, finchè ci sarà l'uomo, ci sarà il teatro". (Gabriele Lavia)