lunedì 31 dicembre 2007

Critica del Giudizio - primo esperimento

L'esperimento#1 è partito a settembre e si è concluso circa una settimana fa.
Come quelli che seguiranno, l'esperimento#1 riguarda i giudizi e, soprattutto, le reazioni ai giudizi.

Ecco come si è svolto:
1. Abbiamo selezionato circa 150 spettacoli messi in scena, tra settembre e dicembre, negli spazi teatrali più disparati di Roma, Brescia, Prato, Venezia e della zona del comasco;
2. Abbiamo reperito numeri di telefoni cellulari che facessero riferimento ad autori e registi degli spettacoli in oggetto;
3. Abbiamo inviato i seguenti due SMS a ciascuno dei numeri telefonici raccolti:

A - HO VISTO (titolo dello spettacolo). BELLA CAGATA!
B - HO VISTO (titolo dello spettacolo). CHE BELLO!

4. Il totale degli SMS inviati (da mittente anonimo) è stato di 322 (161*2); tenendo conto che per alcuni spettacoli non è stato possibile reperire alcun numero, ma anche che i cellulari di alcuni referenti sono risultati inattivi. Per altri, invece, è stato utilizzato più di un numero (ad esempio: regista e autore dello stesso spettacolo);
5. 177 dei 322 SMS inviati hanno ricevuto risposta. Di questi 98 si riferivano al messaggio A, 43 al B, mentre i restanti 36 non sembravano riferirsi a nessuno dei due in particolare.

Queste alcune delle risposte più interessanti al messaggio A:
- Lo stronzo ke sei!
- Vieni a dirmelo in faccia, cialtrone!
- Spero tu non sia entrato con un ridotto.
- Cos'è? L'ora del tè a Buckingham Palace?
- Vorremmo solo spettatori come te.
- Mancini, è patetico lo sa?
- Grazie. Grazie. Grazie. Grazie.

Naturalmente le risposte al messaggio B erano molto più scontate.

Qualcuno ha svelato il gioco. Comunque pochi, ci sembra, visto che l'identica struttura sintattica dei due messaggi avrebbe dovuto - crediamo - per lo meno far sorgere il dubbio.

Tra questi (19) riportiamo la risposta di un teatrante di Como:
- Ho reagito male al primo SMS, lo ammetto. Ma quando mi è arrivato il secondo mi sono sentito un idiota. Chi sei? Uno spettatore più vero o più falso di quelli che vengono a teatro?


venerdì 28 dicembre 2007

gli auguri dell'ETI


Questa la cartolina di auguri natalizi dell'Eti.
La solita straordinaria capacità creativa...

sabato 3 novembre 2007

Dario Fo, settimo tra i geni in vita

Top 100 living geniuses è l'elenco dei 100 geni viventi realizzata in Inghilterra da sei esperti di creatività. Al primo posto c'è l'inventore dell'LSD. Al settimo posto l'unico italiano: Dario Fo.
Qui, la classifica completa: www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2007/10/28/geniustable128.xml

venerdì 2 novembre 2007

Shakespeare in jeans

Bello questo spot di qualche anno fa che usava "Sogno di una notte di mezza estate" per vendere jeans.
Niente male davvero.

mercoledì 31 ottobre 2007

in punto di morte

"Chissà se in punto di morte, i protagonisti di Carabinieri, di Un Posto al Sole, di Centovetrine, crederanno davvero di aver fatto gli attori, nella vita..."
(Luigi Serra Montorsi, Makis, 2006)


domenica 21 ottobre 2007

allarme

Iscrizione obbligatoria al Registro degli Operatori di Comunicazione: è questo il futuro dei blogger italiani? In poche parole, se le Camere approveranno un nuovo disegno di legge sull'editoria online, non sarai più libero di creare il tuo blog e pubblicare informazioni online senza questa iscrizione al Roc, che comporta burocrazia, notevoli incombenze burocratiche e sanzioni amministrative per quello che pubblichi. La legge è stata presentata dal Governo in pieno agosto ed è stata approvata lo scorso 12 ottobre dal Consiglio dei Ministri.

domenica 14 ottobre 2007

pubblico e spettatore

Sentita in tv, per caso:
"Il pubblico è stupido. Ma lo spettatore è intelligente".
(attribuita a Vittorio Gassman)

domenica 7 ottobre 2007

*MICOL-MACCALLINI / "L'OSSO D'OCA"

L'OSSO D'OCA
una novità assoluta di Giuseppe Manfridi
con Pino Micol e Bruno Maccallini
regia di Francesco Branchetti
scena e costumi di Riccardo Perricone
musiche originali di Antonio Di Pofi
disegno luci di Marco Maione
visto a Roma
Teatro della Cometa
ottobre 07
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1924. Durante i giorni di degenza trascorsi in un ospedale di Bruxelles, Giacomo Puccini conosce Nino Salvaneschi, melomane cieco, anch'egli ricoverato nello stesso ospedale. I due stringeranno una profonda amicizia.
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E meno male che si tratta di una novità assoluta. Questo è lo spettacolo più vecchio che abbiamo visto negli ultimi dieci anni. Prosa di mestiere, costruita su uno schema semplice e solido, senza grandi cadute e senza alcun picco. Uno spettacolo comunque polveroso, stanco e, in fin dei conti, inutile. Se fosse stato messo in scena, così com'è, a cavallo tra Otto e Novecento, pensiamo che spettatori più attenti di quelli che oggi strisciano in posti come La Cometa, l'avrebbero accusato di essere troppo reazionario.
Non si tratta di politica, ma di stile.
Va detto che quando la scena vira sui territori della commedia brillante, lo spettacolo sembrerebbe poter reggere. Ma sono attimi.
Gli attori sono da salvare. Micol ogni tanto gigioneggia troppo, ci sembra; ma è bravo e ha esperienza. Maccalini, d'altro canto, costruisce un personaggio molto bello, accurato, tenerissimo. Ma il testo, oltre a non funzionare, risulta essere straordinariamente prevedibile.
Si pensi al monologo finale. Tutti in sala sapevano, dopo non più di cinque minuti di spettacolo, che la piece si sarebbe chiusa con un monologo del genere. Un monologo patetico; nel senso peggiore del termine.

lunedì 1 ottobre 2007

segnaliamo l'onestà

Entro, più o meno per caso, nel sito della scuola di recitazione Permis de Conduire di Roma.

Ho sempre guardato con sospetto ai corsi di recitazione privati che promettono un luminoso futuro artistico per i propri allievi.
Il nostro Paese è pieno di specchietti e di allodole.

Eppure nella sezione diploma ufficiale (sic!) del sito in questione, trovo frasi che in qualche modo mi sorprendono.

Mi permetto di riportarne alcune, consigliandone la lettura a tutti gli aspiranti attori che siano privi del benchè minimo senso della realtà. Il che significa che la lettura è consigliata a tutti gli aspiranti attori.
__________________

(...)
In cosa consiste l’Esame di Diploma ?
Una Commissione di Diploma, tutta RIGOROSAMENTE ESTERNA e Presieduta dal Prof. *** , esamina gli Allievi ammessi con Prove Teorico-Pratiche relative al Piano di Studio.
(...)
Dopo il Diploma?
Una stretta di mano, un cadeau Permis de Conduire, e ci salutiamo. Perchè dire il contrario? (...) Forse le Scuole di Nuoto sono in dovere di mandare tutti alle Olimpiadi? Forse le Scuole di Lingua vi trovano un posto come interpreti?
(...)
Il Diploma ha valore “Legale”?
Questa è la madre delle Domande-trabocchetto, e tanti disonesti aspettano che la facciate. Attenti! In Italia NON esiste un Albo degli Attori, né un’Associazione di Categoria in grado di discriminare. Per tanto NESSUN DIPLOMA rilasciato da SCUOLE NON-STATALI ha valore “Legale”.
(...)
Chi guarderà, in futuro, il mio Diploma?
Praticamente pochissima gente. (...) ad un Provino solo la vostra Capacità tecnica potrà farvi strada. (...) Diffidate di chi afferma il contrario... Vuole solo “vendervi” il suo Diploma.
(...)
Piccole Conclusioni da Persone Oneste:
1- E’ assai Onesto dire che un Diploma cambia “relativamente” poco nella vostra futura vita di Teatranti.
2- Con il Diploma non si “diventa” automaticamente “ATTORI”. Fate attenzione ! Potreste incontrare gente che ne è sprovvista, ma che ha tanto da insegnarvi.
(...)

domenica 23 settembre 2007

Se ne va Marceau: un minuto di silenzio

Marcel Marceau
(Strasburgo, 22 marzo 1923 - Parigi, 22 settembre 2007)

sabato 15 settembre 2007

147 anni in due

I due attori più grandi della scena italiana contemporanea hanno 87 e 70 anni.
Più li vedo recitare, più me ne convinco.
Il primo si chiama Gianrico Tedeschi, milanese, classe 1920; il secondo è Roberto Herlitzka, nato a Torino nel '37.
Per motivi diversi rappresentano la vera avanguardia nazionale.
Per motivi diversi salvano quotidianamente il teatro italiano dall'appassimento e dalla putrefazione.
Tedeschi e Herlitzka, per motivi diversi, non sono soltanto i due più grandi attori italiani; sono anche i più moderni.
A chi questo debba sembrare un paradosso, consiglierei di affacciarsi più spesso in teatro.

martedì 11 settembre 2007

Proietti alla notte bianca

Non vorrei che in questo blog si attaccassero i bravi attori.
I bravi attori sono sempre meno e, non fosse che per questo, vanno protetti prima ancora che sostenuti.
Gigi Proietti è un bravo attore, uno dei talenti principali della sua generazione.
Su questo non si discute.

Eppure il suo show dell'8, a Ostia, in occasione della Notte Bianca 2007, è stato una mezza delusione.

Sembrava che avesse preparato tutto in un quarto d'ora.
Gli sketch, sempre gli stessi. Sentiti mille volte e in tutte le salse.
Tanto che il pubblico ripeteva le battute in coro, insieme a lui.

Poi si ride anche, per carità. E si ride in un modo diverso, viva dio, di come non lo si faccia con la squallida valanga di cabarettisti modaioli che affolla tv private e palchetti estivi.

Però siamo tornati a casa con un senso di enorme stanchezza.
E non era poi così tardi.

venerdì 7 settembre 2007

L'ultimo post di Krapp

Per quei pochi che non lo conoscessero già, segnaliamo il blog KRAPP'S LAST POST, risorsa quasi irrinunciabile per chi voglia tenere sott'occhio la realtà teatrale italiana (e non solo).

domenica 26 agosto 2007

Non ci dormiremo la notte/1 Costanzo&Caprioglio

Debora Caprioglio ha deciso: farà L'isola dei famosi.


Questo malgrado avesse firmato un contratto per prender parte allo spettacolo teatrale Arrivederci e grazie, scritto da Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime.


Pare che Costanzo ci sia rimasto male. Essere abbandonato, senza alcun preavviso, dalla memorabile interprete di Paprika e di Saint Tropez-Saint Tropez, dev'essere stato proprio un brutto colpo.


Noi tutti, con un po' di coraggio, dovremo farcene una ragione.

sabato 25 agosto 2007

I peccati del pubblico

Traduco e cito dallo splendido e illuminante Conocimiento y Angustia [Consapevolezza e Timore] di Antonio Lodi (ed. Mauritana, Buenos Aires 2007):

"I peccati dei produttori sono sporchi ma in fin dei conti veniali. I peccati del pubblico, a ben guardare, sono assai peggiori; e decisamente più dannosi. Forse è davvero arrivato il momento di biasimare con decisione l'ignoranza del pubblico teatrale italiano. Il pubblico ignorante deve farsi guidare. O, in caso di resistenza, deve essere esso stesso ignorato o perfino annientato.
Al momento mi pare l'unica soluzione per restituire senso alla cultura teatrale italiana".

mercoledì 22 agosto 2007

Lasciamoci, che è meglio...

Per motivi di lavoro, negli ultimi tempi, il mio pranzo, tradizionalmente collocato alle 13.00, si è spostato un po' più in là.
Per di più, nella cucina dell'amico e collega veronese che mi ospita in questi giorni, c'è una vecchia TV in bianco e nero che trasmette con qualità accettabile soltanto un canale: raiuno.
Io ho il viziaccio di mangiare con la TV accesa e dunque, non avendo alternative, guardo soltanto quello che c'è sul primo canale; nello specifico (dalle 15.20) le repliche di una fiction del 2001 intitolata "Non lasciamoci più".

I due attori protagonisti sono Debora Caprioglio e Fabrizio Frizzi.

Guardatela. Fatevi del male.
Anzi. Prima andatevi a leggere il curriculum vitae di questi due fenomeni.

Se dico che si tratta di un prodotto scadente, dico troppo poco. Per essere onesto dovrei rischiare la denuncia per diffamazione. E per due così non ne vale la pena.

Mi limito a pubblicare l'elenco dei colpevoli. A futura memoria:


Rai - Radiotelevisione Italiana
presenta Una produzione Titanus spa
In collaborazione con Rai Fiction
Fabrizio Frizzi in
NON LASCIAMOCI PIU'
con Debora Caprioglio
Regia Vittorio Sindoni

Soggetto e sceneggiatura Carla Scicchitano Gianluca Bomprezzi, Salvatore Basile e Vittorio Sindoni Organizzatore generale Marcello Crescenzi
Produttore Rai Daniela Valentini
Una produzione Titanus Spa
Prodotto da Guido Lombardo



martedì 21 agosto 2007

Una portabandiera italiana: sì, certo, come no...

Comprendetemi. Non posso non diffondere questa coppia di documenti.

Nella giornata del 18/8, quasi contemporaneamente, mi arrivano due mail da due mittenti diversi ed entrambi sconosciuti.

Nella prima c'è questa notizia:

La giovane regista Emanuela Petroni rappresenterà l'Italia e la compagnia teatrale "Anime di carta in un giardino di cristallo" a Notting Hill, meraviglioso quartiere di Londra. La direttrice artistica, accompagnata dall'attrice Stefania Visconti, terrà lezioni su teorie e tecniche teatrali ed in particolar modo darà vita ad un laboratorio intensivo sulla trasformazione del corpo, sul respiro, sull'impermanenza e sulla meditazione creativa. Il laboratorio partirà dal concetto di sogno e avrà come intento la fusione dell'io con il TUTTO in un contesto artistico, creativo, teatrale...Il laboratorio inizierà con un rilassamento e un trainig guidato per giungere ad una serie di meditazioni su tale esperienza:"La luce fece “scoppiare” ripetutamente tutto il mio sistema ed io mi sentii completamente aperto. Il corpo sparì, fu dissolto nell’universo e l’”io” fluttuò nello spazio. L’”io” venne dissolto, non era mai esistito, il sé non reale non c’era mai stato. L’esperienza dello sperimentatore che sperimenta l’esperienza non esisteva. C’era solo la Creazione che sperimentava se stessa. Qualunque senso dell’io separato sparì. Non potevo nemmeno dire che ero consapevole dello spazio vuoto, non c'era il vuoto, io ero lo spazio vuoto, io ero tutto e nulla. E in questo bellissimo spazio vuoto c’era tutto, il passato, il presente, il futuro, tutta l’esistenza come una coscienza unica, senza nessuna separazione, semplicemente una completa Unione dove tutto esiste come Uno."...e arrivare alla fine ad una messa in scena teatrale direttamente a Londra.

Nella seconda i link a questi video, intitolati, ripettivamente Emanuela Petroni - foto sexy e sexy girl Emanuela Petroni:




Io non ho davvero parole.
O meglio. Quelle che ho preferisco non usarle. Per motivi evidenti.

lunedì 20 agosto 2007

Porno e Arte Drammatica

E’ in arrivo in Italia su Sky Vivo, My Bare Lady. Un nuovo reality che ha come protagoniste quattro pornodive americane. Il programma, che è una divertita provocazione della Fox Reality Television, è stato definito dal direttore del canale, David Lyle, una incantevole storia di redenzione.
Lo show che prende il via mercoledì alle 23.00 è una rilettura ironica e piccante del Pigmalione di Bernard Shaw, che fa eco alla pellicola hard diretta da Scotty Fox nel 1989, intitolata appunto My Bare Lady, parodia del musical My Fair Lady, portato al successo sul grande schermo da Audrey Hepburn. Le protagoniste, Chanel St. James, Kirsten Price, Nautica Thorn e Sasha Knox, molto apprezzate dal pubblico adulto negli Usa, dovranno dimostrare di essere delle vere attrici, cimentandosi nelle studio delle grandi opere di Shakespeare. Nel corso di tre settimane, infatti, le pornodive dovranno studiare drammaturgia, dizione, canto e ballo nella prestigiosa British Academy.
Il test finale del reality, sarà interpretare sul palco un classico del famoso drammaturgo inglese, Romeo e Giulietta. La migliore delle quattro ragazze, verrà scelta per il ruolo da protagonista e affiancherà il fortunato Romeo che per tre settimane sarà l'ambito palio tra le provocanti sfidanti. Il reality sarà seguito dalle telecamere durante tutte le fasi della preparazione della tragedia, fuori dalla scuola, e nei momenti di movimentata convivenza delle dive, che dovranno affrontare anche il difficile inserimento nella vita sociale londinese.

venerdì 3 agosto 2007

Saturno pro

E' notte. Ho appena finito di vedere "Saturno Contro" di Ozpetek. Un amico mi aveva chiesto di vederlo perchè potessi, con cognizione di causa, criticare l'interpretazione di Luca Argentero e Ambra Angiolini.

Ma il mio amico - un attore più o meno impegnato - resterà deluso. Argentero è un po' monolitico ma regge bene e sembra perfetto per il personaggio; la Angiolini addirittura sorprende per fluidità e purezza.

Si vedrà cosa combineranno d'ora in poi. Non è neanche da escludere che questa sia l'ultima occasione per paralre bene di entrambi. Se così fosse sarebbe un peccato lasciarsela sfuggire.

domenica 22 luglio 2007

Costanzo o Proietti? Nessuno dei due!

in riferimento alla recente disputa relativa al futuro della direzione del teatro Brancaccio di Roma [si veda: www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_130609296.html, http://oknotizie.alice.it/go.php?us=608102a0d6f72881, www.adnkronos.com/IGN/Spettacolo/?id=1.0.1114891275]
-
Il primo, ormai da lunghi anni, dirige il Parioli, uno dei luoghi più umilianti in senso assoluto per chi ama il teatro; il secondo è (e sarà, vedrete) il direttore del Brancaccio, altro palcoscenico di pessime esibizioni. Il primo è un uomo potente e, dunque, spessissimo arrogante; il secondo è simpaticissmo finchè beve il caffè sulle navi. Il primo continua a proporre il teatro di Amici; il secondo il teatro degli amici.

Il primo chi è? Un giornalista, un politico, un autore teatrale, un conduttore televisivo?
Il secondo almeno è un attore di grande e indiscutibile livello. Ma che in 6 anni di direzione ha continuato a presentare cartelloni autoreferenziali e del tutto privi di vita.

domenica 24 giugno 2007

Dice Lavia

Da La Stampa del 16/3/2007:
"I contributi per il teatro non sono mai stati contributi: sono stati elemosine, perchè il potere non ama il teatro. Anzi, se lo amasse, vorrebbe dire che quello che noi chiamiamo teatro non sarebbe più teatro, ma un'altra cosa. Se il teatro è teatro deve mettere in crisi il potere. Ecco perchè il potere non ha mai aiutato il teatro e neppure la cultura in genere. A parole si riempie la bocca di cultura e di buoni propositi. "Faremo... Daremo...". Nei fatti, questa cosa che è la più importante creata dall'uomo nella sua storia, l'arte voiglio dire, è umiliata continuamente. La scienza è importante, ci aiuta a progredire concretamente. Ma è col pensiero che l'uomo davvero si eleva. Ecco perchè credo che, finchè ci sarà l'uomo, ci sarà il teatro". (Gabriele Lavia)

sabato 23 giugno 2007

la Chiesa Cattolica contro Ruckert


CITTA’ DEL VATICANO - Nell’ambito della programmazione della Biennale Danza è previsto per il 27 e 28 Giugno lo spettacolo blasfemo e anticristiano Messiah Game del coreografo tedesco Felix Ruckert. Messiah Game propone una versione masochistica e orgiastica della Passione di Gesù Cristo, dall’Ultima Cena alla Crocifissione, letta in chiave autolesionistica e pornografica. Un gravissimo attentato contro i milioni di Cattolici italiani, ma soprattutto contro la divina Persona del Santissimo Salvatore, che i Cristiani adorano come loro Dio. La Lega Cattolica Antidiffamazione lancia un appello alla Chiesa, a S.E. il Cardinale Patriarca di Venezia, ai Sacerdoti e a tutti i Cattolici affinché sia immediatamente coordinata un’attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di ricorso alla legge, per impedire che ancora una volta si offenda e si oltraggi Nostro Signore Gesù Cristo, la cui Passione e Morte sono state il prezzo della nostra Redenzione. La Presidenza della Lega Cattolica Antidiffamazione chiede alle Istituzioni pubbliche di stigmatizzare senza esitazione alcuna questo spettacolo blasfemo, ritirando ogni forma di sostegno, patrocinio e finanziamento alla Biennale Danza. Chiede parimenti alla Biennale Danza di annullare definitivamente lo spettacolo, prendendo le dovute distanze da chi usa l’arte – ammesso che si possa chiamare tale – come alibi per vilipendere impunemente il Dio dei Cristiani. Chiama inoltre a raccolta chi voglia partecipare attivamente alle iniziative di protesta e di denuncia che verranno intraprese.

venerdì 8 giugno 2007

i finalisti di Scenario 07

- Assunta Pertuso (e le splendide illusioni dell'amore) / AbeleCaino (Roma)
- Made in Italy / Babilonia Teatri (Verona)
- Satyricon - la rivolta della Generazione X / Antonio Calone (Napoli)
- Rita / Raffaella Giancipoli (Ruvo, Bari)
- CrisiKo! / Gli Omini (Stia, Arezzo)
- La strada ferrata / Isola Teatro (Roma)
- C.P.T. - 70% di acqua / Mattatoioscenico (Gorizia)
- La timidezza delle ossa / Pathosformel (Venezia)
- Mamur / Isabella Ragonese (Palermo)
- Verranno a prenderti / TeatrAria (Roma)
- Desideranza / Teatrialchemici (Palermo)
- Ilir. Gli albanesi si occupano dei pomodori /G.Tushaj - F.Piliego (Parma)

info: www.associazionescenario.it

martedì 5 giugno 2007

*GIULIO STASI / "SOLE NERO"

SOLE NERO
diretto e interpretato da Giulio Stasi
traduzione Daria Sanminiatelli
adattamento Alice Calabresi
training e regia di movimento Annalisa Aglioti
aiuto regia Alice Calabresi e Francesco Marino
scene Antonio Belardi
luci Giuseppe Falcone
musiche a cura di Giovanni La Gorga e Andrea Merlini
visto a Roma
teatro Cometa-off
maggio 07
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Una rapina. Uno schizzo di vetriolo negli occhi. Il buio. Per Hugues de Montalembert, pittore e regista, è la più crudele delle disgrazie. Eppure con fatica e con dolore, con amore e con orgoglio Hugues non rinuncia a niente. Nel suo nuovo mondo senza luce impara a muoversi tra suoni e profumi. Costretto ad abbandonare pennelli e macchina da presa, si serve delle parole. E racconta la sua stra-ordinaria rivincita sul destino.
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Spettacolo appassionato e un po' naif, questo "Sole Nero", che distende la propria anima e il proprio corpo sull'autobiografia di Montalembert. La storia, di per sè, è una metafora. Bellissima e straziante. Lo spettacolo, che pure sembra contenere qualche ingenuità, segue l'onda emotiva del racconto senza mai - e questo è il pregio migliore - cadere nella banalità della disperazione rappresentata. Come un bisturi che deve fare il proprio lavoro, che deve avanzare e tagliare senza potersi preoccupare di neint'altro, "Sole Nero" traccia e segue il proprio percorso, con estrema coerenza. Forse manca un po' di ritmo, forse qualche idea di regia in più avrebbe aumentato spessore e coinvolgimento. Ma si capisce bene che l'intento di Giulio Stasi consista soprattutto nella cessione incondizionata del proprio lavoro ai doveri (più che alle necessità) della pagina scritta.
Con queste premesse normalmente mi irriterei e mi stancherei. Ma stavolta non succede affatto.
Seguo il discorso, ascolto le parole. Mi viene voglia di andare a comprare il libro di Montalembert.
Stasi sceglie una frequenza bassa, costante, continua. Anche un po' soporifera, a dire il vero. Ma ci vuole poco a capire che si tratta di una scelta ponderata. Serve a scarnificare, serve a pulire l'osso dal muscolo, senza far male. Anzi: senza dare l'impressione di aver fatto male.

domenica 3 giugno 2007

*ANDREA BARACCO / "FILOTTETE"

Associazione Culturale ITERMINI
FILOTTETE
di Andrea Baracco e Claudio Storani

regia di Andrea Baracco
con Amanda Cicchi, Giandomenico Cupaiuolo, Roberto Manzi, Alessandra Paoletti, Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani
visto a Roma
teatro Cometa-Off
maggio 07
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Si tratta di un lavoro pieno di cose buone. Forse troppo pieno di cose buone. Anzi, più in generale, troppo pieno di cose.
Non credo che comunque si possa essere in disaccordo con chi dice che questo Filottete sia uno spettacolo squilibrato. Da una parte ci si infanga, ci si sputa addosso, ci si scopa, quasi. Dall'altro si piazzano, come fiorellini strausurati, le melodie rassicuranti di Amelie.
Come dire: ti faccio vedere che so rischiare ma soprattutto ti tranquillizzo.
Paradossi.
Gli attori non sono male (un po' stonati, semmai, di tanto in tanto); ma lo spettacolo annoia abbastanza e, cosa grave, lo fa in modo compiaciuto.
Non si può dire troppo male di un lavoro che comunque fatica, suda, propone.
Ma che palle.

martedì 29 maggio 2007

Moprphing attrici

La storia del cinema attraverso i primi piani delle interpreti femminili.
Molto bello. Da vedere:
http://www.stupidexe.com/files/women_film.php

sabato 12 maggio 2007

Attori sopravvalutati

Il portale libero.it ha chiesto ai suoi utenti quale fosse l'attore italiano più sopravvalutato. Ecco il risultato:
http://magazine.libero.it/sondaggio/index.php?group=1&chiave=870

  1. Riccardo Scamarcio - 36,5%
  2. Martina Stella - 33,2%
  3. Silvio Muccino - 13,3%
  4. Raul Bova - 6,8%
  5. Asia Argento - 6,4%
  6. Laura Chiatti - 3,8%

Vince Scamarcio; che però, a ben guardare, è probabilmente il meno peggiore dei sei. Inutile commentare le performance attoriali di Martina Stella, una che per tutta la vita non potrà fare altro che copiare il proprio personaggio de L'ultimo bacio. Anche Muccino, bontà sua, non fa che ripetere se stesso all'infinito. Raul Bova è almeno uno che sta in piedi da solo e che, a differenza degli altri, ogni tanto prova a tirar fuori un briciolo di umiltà. Asia Argento sta bene dove sta (in Francia? in America?...): forse all'estero qualcuno capisce quello che dice. Quanto a Laura Chiatti, non dico niente. Banalmente perchè non c'è niente da dire.


venerdì 11 maggio 2007

Semifinale del Premio Scenario a L'Aquila

Ieri, giovedì 10 maggio.
Abbiamo assistito al secondo gruppo di progetti semifinalisti al Premio Scenario.
Ne salveremmo quattro:

- Mamùr [Isabella Ragonese, Palermo]
- San Giorgio - il Drago [Teatro Forsennato, Roma]

- Desideranza [Teatrialchemici, Palermo]
- Niatri [Gaspare Balsamo Produzione Povera, Roma]

Desideranza sembra, tra tutti i lavori, il più solido e completo. I due attori sono bravissimi e molto ben coordinati. Ci pare un serio candidato alla vittoria finale (e, anche se solo per alcuni aspetti, ricorda Il deficiente, progetto vincitore dell'edizione 2005).
Ottimi alcuni momenti di Niatri. Per forza, precisione, coordinazione dei tre interpreti. Ma il lavoro appare spesso disomogeneo e, almeno a tratti, un po' squilibrato.
Mamur promette bene. I due attori sono scenicamente molto interessanti; molto "belli", verrebbe da dire. Non tutto funziona: soprattutto per quanto concerne i testi, spesso fin troppo ermetici. La soluzione rosebud è carina; ma a cosa porterà?
Anche riguardo a San Giorgio - il Drago si potrebbe porre la stessa domanda. Ma stiamo parlando di un lavoro completamente diverso dal precedente. Qui i contenuti sono esplicitati in pieno. Il progetto di Teatro Forsennato da' la sensazione di essere un po' fragile; ma senza dubbio vanta molte buone cose, sia sul piano dell'impostazione e della struttura che su quello della recitazione improvvisata.
Ci sarebbe anche da segnalare il peggiore tra i lavori visti. Bisognerebbe farlo perchè si tratta di un progetto tanto pesante e tanto presuntuoso da risultare irritante. Una dimostrazione lampante di come alla mancanza di contenuti non può mai corrispondere nessun tipo di leggerezza.
Niente nomi, ovvio: questo è un premio per giovani; non pensiamo sia giusto umiliarli.
Però che pessimo esempio di tentativo teatrale!