giovedì 12 febbraio 2009

*DE LUCA / "DARWIN... TRA LE NUVOLE"

DARWIN... TRA LE NUVOLE
un'idea di Luca Boschi, Stefano de Luca, Giulio Giorello
regia Stefano de Luca
impianto scenografico a cura di Marco Rossi
costumi Luisa Spinatelli
luci Claudio De Pace
consulenza musicale e temi originali Marco Mojana
con Clio Cipolletta, Gabriele Falsetta, Andrea Germani, Andrea Luini, Silvia Pernarella
produzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
visto a Milano
Teatro Studio
febbraio 09
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A soli 22 anni Charles Darwin aveva abbandonato gli studi di medicina per un’avventura straordinaria: il giro del mondo sul “Beagle”, vascello della marina di Sua Maestà. La nave lo avrebbe portato, in cinque anni, alla scoperta dei luoghi più remoti del mondo, Brasile, Ande Patagonia, Terra del Fuoco, Galapagos... Da questo viaggio tornò con una quantità impressionante di informazioni sulla natura - minerali, piante, ma soprattutto animali - che gli consentirono di formulare la sua teoria sull’evoluzione.
Questa storia, la storia vera di un uomo fuori dal comune, è diventata uno spettacolo teatrale, grazie all’incontro di due docenti universitari, Giulio Giorello, epistemologo, e Luca Boschi professore di Fumetto e Cinema d’Animazione e di un regista teatrale, Stefano de Luca.
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Si racconta la storia del viaggio di Darwin sul brigantino Beagle. E intanto si dice qualcosa di più o meno filosofico riguardo la sua teoria.
Lo si fa attraverso fumettini, animazioncine, giochetti d'ombra, abiti d'epoca "stile Famiglia Cristiana".
Lo si fa per mezzo di una leggerezza di maniera (mi viene in mente il Bonaventura di Baliani) per nulla effettiva.
Lo si fa pensando che lo spettatore adulto possa, per un'ora e mezza, aver voglia di sentrirsi bambino; e che lo spettatore bambino impazzisca dal desiderio di emanciparsi attraverso un'erudizione istantanea; fumosa più che fumettosa.

E' che proprio non mi spiego questa voglia del teatro di farsi divulgativo; di dire cose che evidentemente è più utile leggere sui libri; o ascoltare dalla voce tubosa di Piero Angela.

Starò invecchiando. Ma oltre a non spiegarmi atteggiamenti del genere, ho la forte sensazione che non debbano essere ignorati. E che rientrino in un disegno "culturale" quanto meno sospetto.

1 commento:

Unknown ha detto...

trovo la tua posizione molto interessante dal momento che mi occupo di teatro scientifico, mi sembra molto utile un confronto con chi è così critico. anche perchè io stessa ho molto spesso delle riserve in merito ad alcuni tentativi "divulgativi" del teatro. ti chiedo però di spiegarti meglio, se puoi chiarire meglio quello che intendi. ppotrebbe essere molto utile.
ti ringrazio
daniela